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Filu ‘e ferru

Tra le specialità tradizionali di giùlagriglia va annoverato il “filu ‘e ferru”, tipico distillato di acquavite d’origine sarda, entrata nel nostro ventaglio di bontà grazie a Giuliano.

Si tratta quindi di una grappa da gustare a fine pasto. Di consistenza molto forte e di elevata gradazione alcolica, a conclusione di un’abbondante mangiata assolve un’ottima funzione digestiva. In alcune zone della Sardegna (ad es. in Barbagia) il filu ‘e ferru è ribattezzato abbardente (acqua che arde) proprio per il suo gusto molto forte, secco, deciso.

E’ interessante conoscere l’etimologia del nome “filu ‘e ferru” (letteralmente proprio fil di ferro). La denominazione risale forse già all’ottocento quando si produceva la grappa clandestinamente. Al fine di evitare l’imposta sulla produzione degli alcolici, i sardi inventarono la strategia di nascondere sotto terra le bottiglie, le botti e tutto quanto serviva per la produzione. Per essere poi sicuri di ritrovare i nascondigli e recuperare il tutto piantavano nel terreno dei fili di ferro che spuntavano leggermente quanto bastava per vederli e riconoscere gli anfratti.

Il filu ‘e ferru che vi propone giùlagriglia (ovviamente quando ciò è possibile) è quello fatto in casa, prodotto artigianalmente. Provare per credere!

Porcetto arrosto

INGREDIENTI

Porcetto Sardo da Latte

sale

pepe

e un piccolo segreto che scoprirete raggiungendo la nostra dimora antica, presso il Castello di Savignano sul Panaro, luogo in cui arricchiremo i vostri palati con sapori che avete ormai dimenticato. Noi di “giùlagriglia” sapremo sicuramente rendere felice la vostra serata con una cucina tipicamente povera, ma allo stesso tempo ricca di emozioni.

Come non assistere alla così evidente tradizionale cottura del PORCEDDU? Ma sopratutto alla sua degustazione…con un buon bicchiere di vino che potrete scegliere nella nostra cantina privata di Mirco, produttore e amante di sapori sempre più alla ricerca della tanto amata qualità, ereditata da suo padre che affianca ancora oggi in ogni sua decisione migliorandone sempre più la produzione…

Ma procediamo alla cottura del nostro porceddu. Il porcetto allo spiedo è uno dei piatti più tipici della cucina Sarda, e la sua preparazione è un vero e proprio rito delle grandi occasioni, quelle che proponiamo proprio noi di giùlagriglia.

Per il fuoco useremo legni di ginepro leccio e olivastro che donano alla carne un ottimo aroma, saliamo quasi al termine della cottura, e a chi verrà a trovarci non resta che augurare un gran buon divertimento…

Seadas – Difficoltà: difficile, tempo: 1h45

SEADAS E I SUOI INGREDIENTI :

1 kg di formaggio fresco; 50 gr di farina; 1 kg di farina; 2 buste di vanillina; 280 gr di strutto; 1 arancia; 1/4 di miele; sale

PREPARAZIONE

Tagliate il formaggio a fettine e mettetelo in un tegame, con 1/2 bicchiere d’acqua, la vanillina, l’arancia grattugiata e amalgamate; aggiungete 50 gr di farina e mescolate bene.

Dividete in porzioni il formaggio fuso, e sistematelo su un tagliere umido; schiacciate il formaggio e lasciate riposare. Impastate la farina, con lo strutto e il sale. Tagliate la pasta a dischetti e al centro di ognuno, sistemateci le porzioni di formaggio, ripiegate su se stessa la sfoglia.

A questo punto le sebadas, sono pronte per essere fritte nell’olio caldo, possono essere servite, con sopra un cucchiaio di miele (rigorosamente Sardo) o zucchero…..!! Buon Appetito!

Formaggi: storia e curiosità

Formaggi storia e curiosità

Con il passare degli anni molte specialità artigianali lasciano   spazio alle produzioni  industriali, queste ultime caratterizzate da processi tecnologici standardizzati che non concedono più l’esaltazione dei sapori originali.

Il caseificio Antonio Garau fondato alla fine del 1800 dal precursore Antonio Garau produce formaggi pecorini Sardi difendendo da 4 generazioni il gusto originale del latte proveniente dalle pecore sarde.

Il latte pecorino utilizzato proviene da allevamenti rigorosamente Sardi, che pur nel rispetto delle norme igieniche, mantengono la tipicità del buon gusto antico derivante dalla alimentazione spontanea e selvatica.

I formaggi prodotti seguono scrupolosamente la tradizione tramandata da oltre 100 anni garantendo controlli severi e l’utilizzo di tecnologie adeguate alle norme vigenti, naturalmente i formaggi del caseificio Antonio Garau, non sempre sono costanti (la qualità del latte cambia con il variare delle stagioni e della conseguente alimentazione selvatica ricca di aromi e profumi), ma sicuramente sono ricchi del sapore antico quasi perduto ma non dimenticato.

Per le origini primitive che ha la Sardegna, posso al momento produrre ai più curiosi un frutto della terra veramente antico, il cosi detto Casu Marzu (formaggio decomposto), un articolo che al momento è possibile mercanteggiare…ma non per tutti…!!!